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Come scrivere la pagina chi sono se sei imprenditrice o freelance

Una delle pagine più difficili di un sito web è la pagina chi sono. Che tu sia freelance o imprenditrice, sai che come scrivere la pagina chi sono è importante per il marketing, ovvero per farti conoscere, trasmettere fiducia e creare una relazione con le persone che stanno decidendo se acquistare o no da te.

Cosa scrivere nella pagina chi sono

Sono tanti gli elementi che puoi inserire nella pagina chi sono del tuo sito e, spesso, nella mia esperienza, mi sono trovata davanti a due modi diversi di affrontarla:

  • scrivere troppo generando l’effetto di un fiume in piena che travolge chi legge ma non coinvolge
  • scrivere troppo poco perché in fondo non capita così spesso di chiedersi chi si è davvero, nella vita e nel lavoro, e quando arriva il momento di scrivere l’about page si va in crisi perché sembra non si abbia niente da dire per riempire quella pagina.

Ecco perché oggi vediamo insieme cosa scrivere nella pagina chi sono e ti mostro anche qualche esempio:

  • Cosa scrivere nella pagina chi sono
  • La pagina chi sono non è il curriculum
  • Cambia la prospettiva, mettiti nei panni di chi legge
  • Cosa vogliono sapere su di te le persone
  • Il tuo metodo
  • Qual è la tua storia?
  • In cosa credi: i valori che porti nel tuo lavoro
  • Racconta la storia dietro al tuo naming e al pay off
  • La tua professionalità fuori dal lavoro
  • Usa la tua voce: definisci il tono di voce e costruisci il vocabolario
  • L’ottimizzazione SEO della pagina ‘chi sono’ per farti trovare
  • Mettici la faccia
  • Testimonianze
  • Suggerisci un’azione.

La pagina chi sono non è il curriculum

Uno degli errori più comuni di chi vuole scrivere la pagina chi sono è confonderla con il curriculum vitae. Il cv è un elenco dettagliato dei tuoi titoli di studio, dei lavori che hai svolto negli anni, dei progetti, dei corsi di formazione, delle lingue che conosci e anche delle tue soft skill. Famoso e molto richiesto era il formato Europass che permetteva di rendere chiare e leggibili date e riferimenti.

Ecco la pagina chi sono non è il curriculum ma può avere un rimando a esso come, per esempio, un link al tuo profilo Linkedin o la possibilità di scaricare un pdf con il cv.

Ma allora cosa bisogna scrivere in quella che è una delle pagine più importanti del sito? Prima di raccontartelo, dobbiamo cambiare prospettiva.

Cambia la prospettiva, mettiti nei panni di chi legge

Cambiare prospettiva significa che per decidere cosa inserire e cosa no nella pagina about devi spostare l’attenzione da te alle tue persone, a quello che a loro serve sapere di te per sceglierti come professionista, al posto di competitor.

Significa non parlarsi addosso usando formule come ‘ho fatto…’ ‘sono stata…’ ma raccontare le tue esperienze di vita e di lavoro per trasmettere un’idea precisa di te

Per poterla trasmettere, però, devi prima averla chiara in me per cui ti consiglio di cominciare da due domande:

  • cosa può aiutare le persone a conoscermi come professionista
  • come voglio che le persone mi vedano

E a partire dalle risposte a queste due domande trova un equilibrio. Non sembra facile, vero? Te lo confermo: non lo è perché ci si guarda troppo poco dall’esterno e tendiamo ad affezionarci ad alcune definizione su di noi o caratteristiche.

Guardarti dentro da fuori può richiedere tempo e un grande lavoro su di sé ma è sempre un buon momento per iniziare e alla fine ne vieni fuori arricchita, perché conosci meglio le tue persone e soprattutto conosci meglio te stessa, la persona con cui trascorrerai tutta la vita.

Cosa vogliono sapere su di te le persone 

Ciò che più di tutto interessa sapere su di te come professionista alle persone è quello che puoi fare per loro. Non intendo un elenco di servizi o prodotti spiegati nel dettaglio ma come quel prodotto o quel servizio, personalizzato dal tuo metodo o dal tuo approccio, o altro, può rispondere a un bisogno o dare una soluzione a un problema.

Anche qui, facciamo un passo indietro perché hai bisogno di avere chiaro a quali persone vuoi parlare e qual è il problema o bisogno che tu soddisfi. Per cui se non ci avevi ragionato prima, fermati un attimo a pensarci.

Se lavori già da qualche anno, puoi andare a rivedere i lavori fatti finora e/o le recensioni. Se, invece, stai iniziando il tuo nuovo lavoro o hai fatto un grande cambiamento, puoi creare delle proto personas, ovvero immaginare le persone a cui vorresti parlare e quali problemi o bisogni puoi risolvere.

Uno strumento che ti può aiutare è la mappa dell’empatia perché compilarla ti aiuta a focalizzarti sulle persone e sul loro mondo, ribaltando la tua prospettiva a loro favore, mettendole davvero al centro.

Ti lascio un esempio di come raccontare in poche righe 30 anni di esperienza e cosa puoi fare per le persone: la pagina chi sono di Paola Barberis, traduttrice dal tedesco all’italiano per l’industria.

Il tuo metodo

Non è detto che quello che ti distingue da competitor sia il metodo ma se lo fosse, perché non raccontarlo? Il metodo spesso merita un’intera pagina o un articolo di blog, come al solito ‘dipende’, ma può essere utile scrivere un breve paragrafo che lo richiama o inserire un riferimento nel testo, se è un elemento che ti differenzia.

Qual è la tua storia?

Una volta che hai dato l’informazione più importante, ovvero cosa puoi fare per le persone, queste sarebbero felici di capire come e perché hai iniziato il tuo lavoro, quali valori ti hanno mosso e a cosa aspiri.

Vogliono conoscere la tua storia e, come si dice in gergo tecnico, vogliono sapere quali sono la tua mission e la tua vision.

Spesso qui torna quel desiderio di raccontare tutta la propria vita a partire dall’infanzia, eppure la tua infanzia ha un vero legame con il tuo lavoro? E se ce l’ha di quanto spazio ha davvero bisogno.

Come al solito, non dare nulla per scontato ma fatti domande e mettiti nei panni delle tue persone per trovare le risposte giuste.

Se non hai mai percorso indietro la tua vita, come se stessi guardando un film, uno di quelli lunghissimi, da tre ore, belli ma faticosi da sostenere. Forse dovrai riguardarlo più volte per trovare quei 3 o 5 momenti della tua vita e/o del tuo lavoro che ti servono per raccontare ‘come sei arrivata fino a qui’.

Se l’idea di fare questo percorso da sola ti preoccupa, possiamo farlo insieme con il Laboratorio di scrittura ‘Racconta la tua storia’.

tessere scarabeo e cubotti verdi

In cosa credi: i valori che porti nel tuo lavoro

All’inizio di ogni progetto di comunicazione e scrittura chiedo di elencare i propri valori come persona e come professionista e di spiegare cosa significano in modo che venga fuori qualcosa di più personale e profondo del semplice ‘sono una persona/professionista onesta’ che può significare tutto e niente allo stesso tempo.

Questa domanda che può sembrare poco utile a un primo sguardo, in realtà, permette di creare un ponte con le persone che leggono, quel ponte che fa arrivare loro il tuo messaggio.

Perché? Perché i valori vanno al di là di un semplice gesto, sono universali e possono unire facilmente anche due persone che non si conoscono, se ben raccontati.

A livello pratico puoi scegliere se dedicare un intero paragrafo solo ai valori, come ha fatto la cantoterapeuta Elisa Borchini, o di inserirli nel testo.

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Racconta la storia dietro al tuo naming e al pay off

Sia che tu stai iniziando a far conoscere la tua attività sia che lavori da tempo, probabilmente hai un tuo naming e pay off, una frase che accompagna il tuo nome e cognome, o il nome del tuo brand, e spiega perché scegliere te.

Se non hai scelto il naming e/ o il pay off solo per accompagnare il nel logo, ma perché ci credi e c’è una storia o una spiegazione dietro, la pagina chi sono può essere il posto giusto per raccontarla, come ha fatto Cristina Carrano, consulente di UX & UI.

Se, invece, non hai ancora un naming, dai un’occhiata all’articolo come trovare un nome giusto per il tuo brand.

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La tua professionalità fuori dal lavoro

Quell’associazione di volontariato di cui fai parte e che aiuti nel tempo libero dovrebbe stare nella tua pagina ‘chi sono’? Come accade spesso in tema di comunicazione la risposta è ‘dipende’.

Nella pagina about di Planemi, il brand mio e di Tatiana Ippolito (alias La grafica leggera) abbiamo raccontato che facciamo entrambe parte dell’Associazione Rete al Femminile. C’entrava col nostro brand? Sì, perché abbiamo creato Planemi proprio per aiutare altre donne a raccontare il cambiamento professionale che hanno realizzato per costruire un lavoro gratificante.

Dunque, prima di inserire le tue attività del tempo libero nella pagina ‘chi sono’ del tuo sito, chiediti se aiutano l’autorevolezza nel tuo mestiere.

Usa la tua voce: definisci il tono di voce e costruisci il vocabolario

Cosa scrivere nella pagina ‘chi sono’ è importante tanto quanto come la scrivi. L’ideale che tu la scriva con la tua voce. Come ti raccontavo nell’articolo come trovare la tua voce di brand anche per iscritto la voce è composta dal tono e dalle parole che scegliamo di usare e di non usare.

Quali sfumature vuoi che percepisca chi legge? Un tono professionale ma caldo, un tono amichevole con tinte di ironia, o altro?

Usare ‘iniziare’ al posto di ‘cominciare’ fa la differenza. Prima di iniziare a scrivere prenditi del tempo per costruire il tuo vocabolario, stabilisci le parole che senti tue e che ti rappresentano. E pensa anche al vocabolario delle tue persone, a quali termini usano quando parlano dei tuoi servizi/prodotti.

Usando la tua voce per iscritto, chi ti incontrerà di persona sentendo la tua voce avrà la sensazione di conoscerti già.

L’ottimizzazione SEO della pagina ‘chi sono’ per farti trovare

La pagina ‘chi sono’ serve sicuramente a chi è già venuto/a in contatto con un tuo servizio o prodotto ma può essere utile anche che venga associata al tuo ruolo. In poche parole: anche l’ottimizzazione SEO della pagina about è importante.

Al di là di tutte le tecniche di SEO on e off page, che avrebbero bisogno di molto spazio, puoi sicuramente fare attenzione a:

  • scegliere una o due parole chiave, tra cui il tuo titolo professionale
  • curare l’alt text della tua immagine. Ne parliamo meglio nel paragrafo sotto.

Ci potranno volere anche 12 mesi per raggiungere un buon posizionamento SEO su Google ma vedrai che ne sarà valsa la pena perché ti porterà più persone e più giuste per te.

Mettici la faccia

Anche se tu fossi una freelance o imprenditrice introversa o a cui non piace mostrarsi, te lo dico: (almeno) una foto nella pagina ‘chi sono’ è fondamentale. Perché?
Per associare le tue parole a un volto umano, per accorciare le distanze.

Questa foto dovrà essere:

  • professionale, affidati a un/a fotografa di branding come, per esempio, i DeerSpensa – se vivi nei dintorni di Parma – o Nadia del Frate – se vivi nel Bolognese
  • leggera, ovvero ottimizzata per il web in modo che non rallenti il caricamento della pagina del sito
  • ottimizzata per la SEO, ovvero contenere il tuo nome e cognome nell’alt text perché sarà una parola chiave per questa pagina. L’alt text serve anche per raccontare alle persone con disabilità visiva a comprendere le immagini.

Testimonianze

Dopo che hai detto tutto quello che le persone dovrebbero sapere di te per scegliere un tuo servizio o prodotto, puoi dare voce alle opinioni e/o ai volti delle persone che hanno lavorato con te. Così dai alle persone altri pareri e magari scopriranno nuove sfumature di te.

Ci sono tanti modi per farlo: una gallery di volti, una gallery di recensioni, oppure un paio di recensioni molto significative con foto, o ancora un’intera pagina dedicata a cosa dicono di te.

Suggerisci un’azione

Dopo aver curato tutte le parti della tua pagina ‘chi sono’, in chiusura, hai un’ultima scelta importante da prendere: cosa chiedere alle persone di fare.

L’ultima parte della pagina dovrebbe contenere una chiamata all’azione – detta anche CTA – esplicita con cui chiedi alle persone di compiere un’azione. E potrebbe contenere anche un form da compilare per contattarti, iscriversi alla newsletter o altro.

Anche in questo caso l’azione dipende dal percorso che hai pensato per le tue persone: dove vuoi che arrivino?

Scriviamo la tua pagina ‘chi sono’?

A questo punto non ti sorprenderà trovare questo titolo. Dopo averti dato suggerimenti e spunti, oltre che esempi reali, per scrivere la tua pagina ‘chi sono’ posso confessarti che è la pagina a cui amo di più lavorare e che sarei felice di poterti aiutare con la tua.

Posso essere lo specchio che ti mostra uno sguardo esterno e anche il faro che ti guida nel percorrere la tua storia nel passato e nel presente, e nel racconto del futuro che vuoi costruire con le tue persone.

Prima di iniziare a lavorare insieme, faccio sempre una call conoscitiva gratuita. Compila il form qui sotto e ti invierò il link per prenotare la tua call.

Autrice: Sarah Saccullo

Sono consulente di copywriting. Con l’affiancamento nella scrittura aiuto imprenditrici(ori) e freelance a comunicare il proprio lavoro/brand sul web e sulla carta, con la propria voce. Progetto, revisiono e ottimizzo in ottica SEO i contenuti, creo piani editoriali e naming, tengo laboratori di scrittura.