Stiamo vivendo un periodo del tutto nuovo e difficile, in cui abbiamo poche certezze, tanti dubbi, e moltissime domande. Ascoltiamo i telegiornali e leggiamo le notizie per tenerci aggiornati e capire quando finirà questo brutto sogno che stiamo vivendo. Ma nel frattempo siamo ancora professionisti e titolari di aziende. Ci chiediamo se e come comunicare in questi giorni incerti. Io mi sono fatta una mia idea, ho buttato giù 10 consigli, – a cui sono arrivata dopo tante letture e riflessioni – e voglio condividerla qui.
Fermarsi per prendere una posizione
Come professionisti, singoli o titolari di aziende, però, penso che dobbiamo prendere una posizione: per noi stessi, perché darsi un obiettivo ti dà un motivo per continuare a lavorare, e per i nostri clienti perché sappiano se possono o meno contare su di noi.
Prima di prendere una posizione, però, fermati e guarda bene la tua scatola del brand, ovvero ripensa alla tua storia, ai valori in cui hai sempre creduto e agli obiettivi che ti sei posto come libero professionista o titolare d’azienda.
Guardare al passato aiuta a farti ricordare chi sei, perché hai iniziato la tua attività, quali sono i valori in cui credi e che ti guideranno sempre. Solo così puoi rivedere i tuoi obiettivi e capire se sia il caso di cambiarli o di trovare nuovi modi per raggiungerli.
Continuare o sospendere la pubblicità
Prendere una posizione non significa necessariamente che se prima comunicavamo online dobbiamo continuare a farlo. Può darsi che per il tipo di prodotti e servizi che forniamo sia più giusto sospendere la pubblicità come ha fatto Coca Cola, per il mese di Aprile,
Sì, lo so ho detto “Coca Cola”. Immagino che starai pensando che tu sei un piccolo libero professionista o il titolare di una piccola azienda e non c’entri nulla con quel grande marchio. Ho riportato questo esempio per mostrarti che non si trattava di un semplice “io mi fermo” ma, come si è detto anche durante Carosello is back – tutte le sere in diretta su Instagram alle 19.45 – probabilmente si è trattato di una mossa pubblicitaria. Insomma probabilmente si parla molto di più, e bene, di un grande brand che smette di comunicare, e oltretutto dichiara di donare 120 milioni, piuttosto che di uno che continua a fare pubblicità.
Cosa si aspettano le persone dalle marche?
Secondo un recente studio globale di Kantar “su 25mila consumatori in 30 Paesi svolto durante l’epidemia per analizzare le nuove abitudini dei consumatori, la fruizione
dei media e le attese” – come riporta la newsletter di Brand News:
- solo in pochi si aspettano che la pubblicità si fermi
- il 77% delle persone si aspetta che la marca parli di come può essere d’aiuto per gestire questo nuovo modo di vivere
- il 75% vuole che la marca racconti come affronta questo periodo e cosa fa per migliorarlo
- il 70% vorrebbe sentire un tono rassicurante e il 40% pensa che siano da evitare toni umoristici
Al di là degli studi e dei pareri delle persone, piccolo o grande che sia il tuo brand, puoi comunque decidere di essere quella – che nella sua Matrice del marketing esistenziale – Vincenzo Cosenza definisce un’azienda spaventata e fermare anche tu la comunicazione.
Se pensi che sia la scelta più giusta per te ti consiglio di dirlo, di avvisare le persone sui canali che usi di solito per comunicare con loro in modo che non ti vedono sparire da un momento all’altro. Anche se a volte lo si dimentica, infatti, quelle che creiamo online sono delle relazioni vere che funzionano proprio come quelle reali.
Insomma se una persona che conosci improvvisamente smette di parlarti e dopo qualche mese ricompare nella tua vita probabilmente non reagisci benissimo. Lo stesso accade quando si interrompe la comunicazione online, all’improvviso, è come spezzare quel legame che hai costruito nel tempo e dopo, per ricostruirlo, potrebbero volerci dei mesi.
Internet è una questione di relazioni. Cit.
E se, invece, hai deciso di continuare a comunicare ma non sai come fare? Un decalogo di regole valido per tutti i professionisti e tutte le aziende non esiste ma nel prossimo articolo ti do 10 consigli per comunicare durante questo periodo di incertezza.
Se sei interessato a saperne di più sulle nuove parole che stiamo usando dai un’occhiata ai risultati del mio sondaggio sulle parole che ho raccolto nell’articolo “le parole in questi giorni incerti” insieme ad alcune riflessioni.
E tu cosa farai? Continuerai a comunicare? Se avessi bisogno di una professionista del settore con cui confrontarti per un dubbio o un’informazione, scrivimi.