Comunicare la tua attività, raccontare chi sei, cosa offri e a chi sui vari canali di comunicazione che frequenta anche la tua clientela è importante per conquistare la loro fiducia e per mantenere un dialogo nel tempo. Comunicare richiede molta cura nelle parole che scegli, nei visual – che siano foto o grafiche -, e soprattutto serve costruire una strategia di comunicazione.
Cos’è una strategia di comunicazione
Una strategia di comunicazione può avere diverse forme, di solito è un documento che contiene il piano di comunicazione, ovvero tutte le linee guida da seguire nella comunicazione per dare una certa idea del tuo brand, per farti percepire in un certo modo.
Perché serve una strategia di comunicazione
Quando costruisci una strategia stabilisci anche il posizionamento del tuo brand e l’atmosfera che vuoi che colga la tua clientela. Con la strategia definisci le azioni di comunicazione che porteranno a creare una determinata idea/immagine del tuo brand che ti permetta di farti trovare dalle persone con cui vorresti lavorare.
Come si costruisce una strategia di comunicazione?
Per costruire una strategia di comunicazione è necessario un percorso approfondito che per me si compone di tre fasi principali:
- analisi per capire qual è il punto di partenza
- progettazione sulla base di ciò che abbiamo analizzato
- azione, mettere in pratica la strategia e monitorarne i risultati.
Quanto tempo serve per costruire una strategia di comunicazione?
Non c’è una durata precisa. Ogni percorso può durare da pochi mesi fino a un anno, per darti un’idea. La durata di un percorso per costruire la strategia di comunicazione dipende da diversi fattori:
- quanti anni di lavoro hai alle spalle
- vuoi parlare allo stesso pubblico o uno diverso, nuovo
- hai già chiari i servizi/prodotti che vendi
- comunichi già attraverso alcuni canali.
Il percorso di consulenza che propongo io, per esempio, l’ho progettato perché duri tra i 3 e i 4 mesi – al massimo 5 mesi – ma se, per esempio, non hai ancora dei dubbi su qualcuno dei punti che dovremo analizzare, ci prenderemo il tempo per fare chiarezza e il percorso potrebbe durare di più.
Come per ogni percorso personalizzato, servono tempo, costanza e voglia di far bene per lavorare insieme e costruire una strategia che funzioni per te.
Il 25 novembre 2024 annuncerò le novità del percorso di consulenza per la strategia. Se vuoi conoscerle, iscriviti alla lista d’attesa. Così riceverai le novità e potrai anche approfittare di uno sconto.
1.Analisi: analizzare la comunicazione attuale
L’analisi serve per stabilire un obiettivo e poi cercare di capire qual è il mercato di riferimento e i/le competitor, quali canali e contenuti stanno funzionando e quali possono essere migliorati, o esplorati; come ti trovano le persone, se sono le persone giuste
Definire gli obiettivi di business
Prima di iniziare l’analisi della comunicazione attuale del tuo brand è importante capire quali sono gli obiettivi di business che vuoi raggiungere con la strategia. Gli obiettivi possono essere di diversi tipi:
- più traffico, più visite
- più contatti
- più autorevolezza
- posizionamento (brand positioning) o cambio di posizionamento.
La strategia dovrà tenere conto dell’obiettivo scelto.
Analisi SWOT
Forse avrai già sentito parlare dell’analisi SWOT. Si tratta di una matrice che aiuta a trovare:
- punti di forza
- punti di debolezza
- opportunità
- minacce.
Con l’analisi della matrice:
- si cerca di vedere se i punti di debolezza si possono trasformare in punti di forza
- si abbinano i punti di forza alle opportunità
- si valutano le varie tipologie di minacce e si prova a vedere quali possono essere viste come opportunità.
L’uso della matrice aiuta ad analizzare il brand guardandolo sia da un punto di vista interno (punti di forza e di debolezza) sia da un punto di vista esterno (opportunità e minacce) in modo da fare una valutazione complessiva.
Chi è il tuo pubblico attuale
Per analizzare la comunicazione attuale è importante stabilire a quali persone stai cercando di parlare, quali sono i loro bisogni e le loro paure, e quali gli interessi. Analizzando il coinvolgimento del tuo pubblico possiamo capire se i tuoi contenuti sono adatti al tuo pubblico e se i canali su cui li pubblichi sono giusti.
Come le persone conoscono il tuo brand
In gergo si parla di ‘customer journey’ ovvero di viaggio che fanno le persone per conoscere il tuo brand e decidere di diventare clienti. Da quando i canali di comunicazione sono aumentati – sito, social, newsletter, offline, podcast, video… – questo viaggio è diventato sempre più complesso e sempre più difficile da decifrare.
Capire come le persone arrivano da te permette di facilitare il percorso e magari accorciarlo, o renderlo più piacevole per loro, e anche per te perché arrivano in meno tempo.
Chi sono i brand competitor
Una volta che hai analizzato la tua comunicazione, arriva quel momento che mette ansia a chiunque: il confronto con i brand competitor. Guardare cosa fanno gli altri brand può farti venire mille domande e un gran mal di testa se questa analisi consiste nel seguire i e le competitor ogni giorno sui social, prendendo alla lettera tutto ciò che dicono. Non è questa l’analisi che ti aiuterà a capire come migliorare la tua comunicazione.
Uno sguardo ai e alle competitor lo consiglio sempre ma solo se mirato e definito. Il confronto ha senso solo se è limitato a qualcosa di oggettivo e non alle vanity metrics come like e follower sui social.
Il budget: quanto vuoi/puoi investire?
Il budget lo cito adesso ma è un elemento che devi valutare fin dall’inizio, dal momento in cui capisci che ti serve una strategia di comunicazione per il tuo brand.
Ti serve un budget economico – per delegare eventuali attività o per i contenuti sponsorizzati – ma anche un budget di tempo perché la costruzione e la messa in pratica della strategia hanno bisogno che ti dedichi alla comunicazione in modo costante.
Se vuoi approfondire la strategia di comunicazione di piccoli brand e ottenere spunti per il tuo, iscriviti alla Balloon newsletter. Arriverà una volta al mese nella tua casella di posta.
2.Progettazione: costruire la strategia di comunicazione
Durante la progettazione rivediamo il customer journey; stabiliamo cosa tenere, cosa lasciare e cosa cambiare della comunicazione; pianifichiamo azioni mirate decidendo canali, contenuti e programmazione; definiamo i KPI, ovvero le metriche che ci faranno capire se stiamo raggiungendo gli obiettivi prefissati.
Piano di comunicazione
Gli obiettivi, il piano, le attività e le scadenze stabilite nel percorso di strategia danno forma al piano di comunicazione. Con il piano hai tutti gli elementi che ti servono per mettere in pratica la strategia:
- il pubblico a cui parli e i suoi bisogni/esigenze
- i e le competitor
- gli obiettivi che vuoi raggiungere
- la tipologia di contenuti da creare
- i canali su cui comunicare, quando e con quale frequenza
- il budget per delegare le attività e/o per le ads
- i KPI da monitorare.
KPI: come scegliere le metriche per valutare la strategia
I KPI sono i key performance indicator e sono le metriche da stabilire all’inizio del percorso per la strategia che ti aiuteranno a capire se stai raggiungendo gli obiettivi fissati. Tra questi possono esserci metriche di coinvolgimento (come i commenti), di contatto (come messaggi sui social, richieste via form, o via mail… ).
Piano editoriale e calendario editoriale
Il piano editoriale ti serve per:
- dire addio alla fobia da foglio bianco
- sapere sempre cosa pubblicare
- comunicare in modo costante con le tue persone
- creare una routine, un dialogo continuo.
Il piano editoriale può avere forme diverse, da quella più semplice di un foglio excel, a un pdf, a una mappa o altro. Qual è il formato migliore? Quello che risulta più facile per te da consultare e aggiornare.
Nel caso della strategia di comunicazione, il piano editoriale conterrà non solo il piano editoriale per il blog ma anche tutte le idee di contenuto per i canali scelti durante la fase di progettazione. Quindi sarà il riferimento per articoli di blog, post social, video, podcast, newsletter, freebie e qualsiasi altra tipologia di contenuto definita nella strategia.
Il piano editoriale va di pari passo con il calendario editoriale che, invece, serve proprio perché tu sappia sempre:
- su quale canale
- in quale giorno
- a quale ora
- con quale frequenza
pubblicare i contenuti previsti dal piano editoriale.
Contenuti organici e una strategia multicanale
Nel piano di comunicazione ci saranno sicuramente i contenuti organici, ovvero quelli che verranno pubblicati sui vari canali e che a seconda della tipologia impiegheranno più o meno tempo per catturare l’attenzione delle tue persone, per coinvolgerle ed eventualmente per decidere di contattarti.
Vediamo qualche esempio:
- un post social su Instagram può attirare l’attenzione da subito
- un post su Linkedin può continuare a generare commenti anche dopo qualche giorno
- un reel su Instagram può continuare a generare visualizzazioni anche dopo una settimana dalla pubblicazione
- un articolo di blog può venire letto subito da chi visita il blog perché essendo il più recente sarà più in alto ma prima che attiri l’attenzione di tante persone, posizionandosi in alto anche nelle prima pagina di ricerca di Google possono passare dai 6 ai 12 mesi
- un video YouTube funziona più o meno come un articolo di blog perché rientra i contenuti che si possono indicizzare e quindi posizionare
- anche i contenuti di Pinterest vengono trovati dai motori di ricerca.
Se è vero che un post social scritto bene può attirare subito l’attenzione non è necessariamente vero che le persone decidano di contattarti perché hanno visto il post.
Te lo dico perché esserci sui social può avere senso ma è importante avere una strategia multicanale e non affidarti solo ai social.
Una strategia di comunicazione multicanale:
- ti permette di raggiungere i tuoi obiettivi tramite strade diverse
- dovrebbe includere anche almeno un canale proprietario, non sottoposto al cambiamento degli algoritmi dei social, come il sito, il blog o la newsletter
- può includere anche uno o più canali social per diffondere i contenuti organici che crei per i canali proprietari e per mantenere un rapporto continuo con le tue persone, che siano colleghi/e, clienti, o possibili clienti.
Contenuti a pagamento: quando e perché usare anche le ads
Nella strategia potrebbe tornare utile stabilire di inserire anche dei contenuti a pagamento, o ads, o sponsorizzate in modo da aiutare la diffusione del tuo messaggio.
Possono essere molto utili se, per esempio:
- hai iniziato l’attività da poco o se ti stai riposizionando per farti conoscere e ottenere traffico
- raccogliere contatti per la newsletter, canale che converte di più rispetto ai social
- promuovere una masterclass, un webinar o un workshop in vista della vendita di un prodotto/servizio
- promuovere un servizio/prodotto di fascia bassa per poi attuare strategie di cross selling e up selling.
Ho una professionista di fiducia a cui mi rivolgo per pianificare insieme la strategia e l’investimento necessario per raggiungere i risultati che desideri con le ads. In questo periodo sono sempre di più le persone che usano le sponsorizzate dunque poiché il prezzo varia in base a un’asta oltre a quanto quel prodotto/servizio è cercato, i costi delle ads sono lievitati. Dunque è ancora più importante stabilire il budget giusto per non sprecare denaro e tempo.
Se vuoi capire meglio in cosa consiste una strategia di comunicazione e prendere spunto dall’analisi di altri brand, iscriviti alla Balloon newsletter. La invio una volta al mese.
3.Azione: mettere in pratica la strategia e monitorare
Durante la fase di azione metti in pratica il piano di comunicazione e monitori periodicamente i KPI per capire se servano eventuali modifiche o aggiustamenti alla strategia.
Mettere in pratica la strategia
Alla fine del percorso di consulenza avrai la strategia di comunicazione per raggiungere il tuo obiettivo, un piano e un calendario per metterla in pratica, almeno per un anno.
Durante il percorso è importante stabilire un tempo cuscinetto tra la fine del percorso e l’inizio delle pubblicazioni previste dalla strategia così puoi crearti un tesoretto di contenuti già pronti e puoi già programmarli per 2 o 3 mesi.
Altrimenti rischi di trovarti sempre in affanno nella creazione e nella pubblicazione. Programmando in anticipo i contenuti avrai più tempo e lucidità per gestire commenti ed eventuali richieste che arriveranno da quei contenuti.
Monitoraggio periodico per modifiche e aggiustamenti alla strategia
Durante il primo anno di messa in pratica della strategia è importante che monitori i KPI stabiliti all’inizio per capire se c’è qualcosa da modificare o aggiustare come, per esempio, il giorno e/o l’orario di pubblicazione sui social, la lunghezza dei contenuti, il mix di contenuti…
Perché come sempre, anche dopo aver progettato una strategia apposita per il tuo brand, bisogna testare la risposta delle tue persone.
Viviamo in tempi dove la tecnologia ha reso tutto più semplice e veloce, tutto cambia in fretta e anche le persone cambiano. A chi vuole comunicare col proprio pubblico tocca il compito di dialogare in maniera continua con la pubblicazione sui canali che frequenta, porre le domande giuste e ascoltare in modo continuo i bisogni e le richieste.
Se vuoi iniziare un percorso per costruire la tua strategia di comunicazione, iscriviti alla lista d’attesa per conoscere tutte le novità del percorso che riaprirà le porte il 25 novembre 2024.
Esempi di strategie di comunicazione di piccoli brand
Ogni mese nella newsletter di tanto in tanto anche qui sul blog, analizzo le strategia di comunicazione di piccoli brand e do spunti per la comunicazione.
Tra le strategie che ho analizzato trovi:
Marnei, torrefazione artigianale in Val di Sole (Trentino)
Il brand ha scelto una comunicazione per lo più offline ma ha curato molto bene il proprio sito. Naming, chi siamo e comunicazione di Marnei, torrefazione artigianale
Light and Veg, prodotti dolci e salati vegan a Cesena (Emilia-Romagna)
Il brand ha una strategia multicanale che ha incluso anche la pubblicazione di un libro. Light & Veg: naming, pay off e comunicazione
In entrambi i casi ho analizzato anche il naming del brand, ovvero l’efficacia del nome scelto per il brand.
Se vuoi leggere l’analisi della comunicazione di piccoli brand e ricevere spunti di comunicazione per il tuo brand, iscriviti alla Balloon newsletter. Arriva nella tua casella una volta al mese.
Costruiamo la tua strategia di comunicazione con un percorso?
Ora che sai cos’è una strategia di comunicazione, pensi che serva anche a te? Se sì, possiamo costruirla insieme con un percorso di consulenza personalizzato su di te e sul tuo brand. Aprirò di nuovo le porte del percorso il 25 novembre 2024 con tantissime novità e uno sconto per chi si iscrive alla lista d’attesa. Se vuoi conoscere le novità del percorso, iscriviti alla lista d’attesa.